Con grande soddisfazione ho visto l'inizio dei lavori al "Curvone" per costruire un capiente parcheggio che alla città di Pesaro tanto necessita. Il parcheggio è ubicato in una posizione ideale perché è baricentrico fra il centro della città e la zona mare. L'idea risale a oltre 15-20 anni fa, ha avuto diverse vicissitudini, e si è concretizzata solo ora: “Tutto è bene quel che finisce bene”. Tuttavia, osservando il prospetto nel disegno e i numeri (posti macchina), mi permetto di dire che ho qualche riserva sull'impatto ambientale perché Pesaro non ha bisogno di altri mattoni in vista; si poteva realizzare di più sotto il piano stradale, diminuendo di molto l'impatto visivo. La seconda osservazione è relativa alla mobilità veicolare che si verificherà a parcheggio finito. Non è difficile immaginare che un capiente parcheggio attira verso il luogo molte più vetture della propria capacità di sosta, per cui se nel parcheggio trova posto un elevato numero di vetture, quelle in cerca della sosta sono in numero doppio e oltre. Così in via dei Partigiani (che nelle ore di punta è già vicina alla massima capacità di traffico) si potrebbe verificare un carico suppletivo di circa tremila macchine gravitanti giornalmente intorno al parcheggio, fra quelle in sosta e quelle in cerca di un posto. A ciò si poteva in parte ovviare prevedendo un passaggio veicolare sotto la Statale 16 per immettersi sulla via Leonardo Da Vinci sul tratto compreso fra viale della Vittoria e viale Cesare Battisti (per far ciò le moderne tecnologie non mancano: vedi la recente realizzazione del sottopasso pedonale e ciclabile in via Canale). Così facendo si poteva dimezzare il deflusso sulla via dei Partigiani di circa il 50%. Aumentando la capacità di parcheggio sotto il piano stradale, sarebbe diminuito anche l'impatto ambientale e il deflusso delle vetture sarebbe stato più agevole. Si precisa inoltre che la via Leonardo Da Vinci poteva tranquillamente ospitare la struttura perché la corsia, per la sola uscita, sarebbe stata larga non più di 3 metri: ciò non avrebbe recato disagio ai residenti della via perché poteva essere vietata l'entrata veicolare dal viale della Vittoria a favore di quella di viale Marconi.
Elio Colonesi
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