Ogni estate leggiamo sui giornali i nomi dei turisti che frequentano le nostre spiagge in modo fedele da tanti anni. Vorrei raccontarvi la storia di una turista che non solo frequenta la nostra città da quasi 30 anni, ma è talmente innamorata dell'Italia, della sua cultura, della lingua e soprattutto della gente, che lo fa tutto l'anno anche stando in Germania. Si chiama Erika Träger e viene da Göttingen, una piccola città universitaria nella Bassa Sassonia, non lontano da Wolfsburg.
La signora Träger, o meglio, la signora Erika (la conoscono soprattutto con questo nome) parla benissimo l'italiano e lo insegna addirittura a Göttingen durante corsi serali molto frequentati. Tra un sorso di vino e l'altro trasmette tutto il suo amore per l'Italia ai suoi studenti che in estate vengono a Pesaro per mettere in pratica ciò che hanno imparato, frequentando sul posto un corso d'italiano per stranieri. Alla signora piace talmente la nostra città e i suoi dintorni che ha fatto venire tantissimi turisti di Göttingen qui da noi. Tra l'altro ha istituito un'Associazione Culturale Italo-Tedesca, che è in rapporto con la provincia e il Comune di Pesaro. Dà la possibilità a giovani artisti di farsi conoscere anche a Göttingen. Inoltre, grazie a lei, il Liceo linguistico "Mamiani" di Pesaro è riuscito ad organizzare un gemellaggio con il Theodor-Heuss Gymnasium di Göttingen che funziona molto bene da più di dieci anni. Tantissimi studenti del nostro Liceo linguistico hanno avuto la possibilità di recarsi a Göttingen. Ma non è ancora tutto. La signora Erika lavora a Göttingen presso un ospedale universitario e il suo reparto è frequentato anche da tantissimi italiani purtroppo seriamente ammalati. Questi italiani, che arrivano in Germania spaesati, disorientati e pieni di angoscia, il più delle volte non sanno il tedesco. Arrivano a Göttingen accompagnati dai loro parenti, altrettanto angosciati. Ma c'è la signora Erika che, modesta e dotata di un grande spirito umanitario, si prende cura di loro da tantissimi anni e in modo del tutto disinteressato e fuori del suo lavoro. Ormai è diventata una "istituzione", un passaparola fra la gente. Fra quelli che leggeranno questo articolo, vi sarà certamente qualcuno che potrà confermare.
Paolo Montanari