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John
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In una recente mostra alla Sala Laurana di Pesaro esponeva John Betti, un artista che dipinge con stile libero e squillante che lo fa approdare ad un naturalismo cupo e drammatico in linea con intense accentuazioni cromatiche. Notevole, nel suo percorso pittorico, la perizia con la quale scomponendo figure, paesaggi e cose, genera prospettive arbitrarie e spazi irreali con una stesura pittorica ricca e piena di materia e di foga e con orizzonti che si perdono e si confondono in composizioni quasi astratte. C'è nella pittura di John Betti una peculiarità che sembra accostarlo ai modi dei “fauves” per la luminosità notturna dei fondi ed il segno usato in senso espressionista, con vibrazioni di toni scuri che schiacciano ed appiattiscono gli altri condizionandone la scala cromatica.
Presente nella stessa mostra una singolare scultrice, Marisa Lambertini, che si propone con elevato dispiego di mezzi espressivi. Nelle sue sculture c'è l'ironia di personaggi lievemente paradossali, l'ammiccante cordialità di corpi tesi da adipi voluminosi ma anche lo slancio elegante e raffinato di figure dolcissime protese, pudicamente, a proporre la propria immagine fisica con suadente liricità.
Completavano la mostra, ricca di suggestione, le opere di Anna Mici che analizza la realtà, paesaggi, marine, figure umane, con qualità che scaturiscono da una complessa cultura figurativa e da improvvise esigenze di sintesi geometriche. I soggetti sono ritratti con rapidità, attraverso un disegno scattante che consentono all'artista di costruire figure umane con volumi che lasciano intatte le qualità psicologiche e fisionomiche del personaggio.
Luigi Ferraro
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